mercoledì 16 settembre 2009

Centro Luce Nascente

Questa è la stanza dei trattamenti con il "Fluido Vitale" irradiato con svariate tecniche energetiche; dalla semplice imposizione delle mani, alla scarica dell'energia negativa, il riequilibrio dei chakra, la puizia dell'aura, lo scudo energetico, la riequilibratura degli emisferi del cervello, il viaggio emozionale,fra misteriosi profumi e musiche rilassanti nel piccolo centro di benessere, un complessino rurale inserito in una piantagione di fichi e olivi verdeggianti, coltivati con tecniche biologiche senza il minimo uso di prodotti chimici, e perciò ricchissimo di "Fluido Vitale" di primissima qualità. L'interno comodo ed essenziale, garantisce comfort e riservatezza.





Un felice benvenuto a tutti voi che passate di qua, che il "Fluido vitale" sia con voi. Buone cose

martedì 4 agosto 2009

mummificazione

Ecco un mio esperimento con il fluido vitale, ho mummuficato, come si suol dire in gergo fra energoterapisti, un arancio del peso originario di circa 300 grammi, e ora come si può evincere dalla foto, pesa appena 20 grammi.

Cosa significa agli occhi di un inesperto mummificare? Il potere di mummificare consiste nel disidratare completamente un tessuto, rendendolo indistruttibile e inattaccabile dagli agenti patogeni e atmosferici,conservando per sempre intatti tutte le proprietà organolettiche, così profumo, sapore, nutrienti. niente male no? I frutti che meglio si prestano a esser mummificati a scopo alimentare sono mele, banane, pere, albicocche, e forse anche le pesche, ancora devo provare. una mela mummificata econsumata dopo tre anni, ha ancora lo stesso sapore di una appena colta.

Al contrario le arance e tutti gli agrumi, in quanto scarsissimi in polpa soda e consistente, essendo composti perlopiù da liquidi, rompendosi, finiscono in polvere.



Si vede perfettamente ancora il picciolo, e si fa fatica a distinguerlo da un arancio fresco. Anche il profumo è ancora percettibile. Non esiste al suo interno alcuna traccia di acqua e non assorbe umidità dall'ambiente circostante.

Questo esperimento l'ho portato a termine nella primavera del O6 quindi oltre tre anni fa e lo tengo esposto in salotto. Lo irradiai due volte al giorno venti min. alla volta per una settimana, tenendolo in un piatto e coprendolo con un tovagliolo. Al termine di ogni trattamento lo riponevo al buio in una credenza.

In casa mia siamo tutti fluidoradianti perciò anche la frutta che rimane troppo a lungo nella fruttiera, un grosso piatto di terracotta finisce col disidratarsi senza marcire ( ho visto questo accadere in casa di molta gente) così ne ho conservato uno seccatosi da se nello stesso periodo





pesa 50 grammi. Ci sono evidenti macchie di muffa ha i contorni irregolari e ammaccati, ha quasi conservato il suo volume originale, (invece l'altra, si è dimezzata) e non emana profumo. cio signifca che mantiene al suo interno tracce d'acqua e col passare del tempo si stà deteriorando, benche la tengo al buio e al riparo dall'umidità.

Eccole una vicino all'altra guardandole, quale delle due vien voglia di mangiare?









Purtroppo non avendo in mente tutti questi sviluppi nella mia vita, all'epoca non feci fotografie dei frutti freschi, ma sto per rimediare, preparando un campionario di nuovi esperimenti.

Grazie dell'attenzione.