giovedì 24 gennaio 2013

Sogno di mezza estate


Sogno di mezza estate. La necessità acuisce l’ingegno. Quando nello 07 mi fu diagnosticata l’insufficienza renale causata da pressione alta e diabete, mi fu detto chiaramente da tutti gli specialisti  consultati che entro sei mesi sarei finito in dialisi. Mi prescrissero una dieta aproteica che avrebbe allungato la vita dei miei reni di alcuni mesi, un anno al massimo. Fu come è facile immaginare uno dei momenti più brutti della mia vita. Ripresomi dallo smarrimento iniziale, presi a seguire tutte le indicazioni dei medici per cercare di far  fermare i valori della creatinina (cosa per loro impossibile). Per sei mesi mangiai cibi aproteici eliminando sale e tutto il resto. La creatinina scese da 1.8 a 1.5 – allorché smisi la dieta aproteica e mi affidai alle cure energetiche, alla preghiera e quindi a Dio. Io non riesco ad abbracciare la scienza come una fede ma mi fido della mia fede in Dio, specie quando le promesse umane sono più che nulle e nel mio caso come in quello di molti lo sono ma nonostante questo  non consiglio a nessuno di fare quello che io ho fatto per una questione di coscienza e sicurezza perchè ognuno di noi deve cercare il meglio per se stesso con convinzione propria in tutta sicurezza e completezza di cure mediche. Chiarito questo punto, proseguiamo:

Barattai le certezze della medicina per l’effimera voce di un sogno di mezza estate…la fumosa immagine di un essere confuso nella pastosità del risveglio, le parole che fuggivano via soppiantate dalla’illusione della realtà mattutina. Fissai l’evanescente ricordo sulla carta prima che l’oblio lo risucchiasse dai meandri della mente mia.  Fuggii così dalla sicurezza morbosa di un avvenire legato a una macchina come unica fonte di sopravvivenza.

Fu una scelta coraggiosa la mia, l’istinto di sopravvivenza mi guidò a fidarmi piu di Dio che della scienza…da sempre amo le mie contraddizioni e le vie mai percorse prima. Non so perchè ma tornai a sentirmi vivo. Percepivo la Fede palpitare come un cuore misterioso e pulsante che si evolveva dal secolare cartaceo incartapecorito dei Riti di Santa Romana Chiesa per trasformarsi in salute per la vita morente dei miei organi danneggiati dal mio vivere insipiente.

È proprio vero che le vie del Signore sono infinite, un sogno, delle preghiere,  un vecchio anello che emerge dalla cortina dei millenni. Tre parole in ebraico che danno suono alla vita… l’anello del Re… la bacchetta magica che poi è piu di magica perché in essa è contenuto il segreto della parola Vita… cinque anni e i miei reni sono ancora al loro posto e lavorano come bravi operai alle sorgenti del corpo ove sgorga acqua pura dalle nude pietre.

Ieri sera sono tornato a casa con un male di denti da urlare di dolore… inutile pure la bustina di brufen (il massimo che posso concedermi) finché mi cadde lo sguardo addolorato dal mordere della motosega attaccata alle gengive sul comodino dove inerte riposava la bacchetta magica. La presi speranzoso e la poggiai contro le mascelle urlanti…mezzora di pazienza e dormivo come un angioletto. Lei è rimasta con me nel letto tutta la notte a rotolarmi sotto le costole ma dolore non ne ho piu sentito, tranne un po oggi dopo mangiato a un solo dente  ma come finito questo articolo ricomincio la cura..

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