sabato 19 ottobre 2013

Girazioni,oscillazioni,spirali

Abate Mermet
Restiamo in tema, le onde di forma sono ormai il mio diletto e la mia passione. Il primo a identificarle ma non a capire cosa fossero fu l'abate Mermet: Egli era un vero portento della natura, ideò e sfrutto al massimo la Teleradioestesia cioè la ricerca a distanza di  malattie, acqua, petrolio, oro, gas, carbone e persone scomparse. Tenne in scacco gli geologi e ricercatori per almeno un trentennio con le sue sbalorditive ricerche e ritrovamenti. Chi non ricorda il disastro del dirigibile Italia pilotato da Nobile e disperso al polo nord? Fu l'abate Mermet e il suo pendolo a dare le coordinate perfette per ritrovarlo ancora vivo e vegeto con i superstiti del suo equipaggio. De Belizal formulò la definizione delle onde di forma ma Mermet ne enunciò il principio con parole piu semplici e pratiche. Girazioni, oscillazioni, spirali. Egli stabilì in assoluto che queste onde hanno delle varianti e delle costanti e grazie a esse si può ritrovare qualunque cosa sia essa in aria che sulla terra che sottoterra sia essa cosa inanimata, viva  o morta.

L'abate Mermet era un sacerdote cattolico francese molto legato alla chiesa e alla sua dottrina, quindi eseguiva una radiestesia pura scevra da qualunque tipo di contaminazione occulta o pagana. così era riuscito a trovare delle costanti riproducibili in laboratorio che innalzavano quest'arte alla pari della scienza ufficiale. Finchè i suoi allievi seguirono le sue direttive e insegnamenti ottenevano alla pari di lui enormi successi ma come ogni scienza pura si fece dei detrattori che alla sua morte iniziarono a confutare i suoi insegnamenti e le sue teorie tanto che la radiestesia è tornata a essere quella pratica scimmiottata dagli scienziati di tutti i tempi.

Faccio un esempio pratico, lui sosteneva che il numero di serie dell'acqua su una mappa è 7. ora altri sostenevano che per loro erano 8 antiorari e molti insistevano sul fatto che le girazioni e oscillazioni erano strettamente legati alla sensibilità personale. lui invece diceva di no e che per arrivare al numero esatto di girazioni bisognava esercitarsi molto e essere molto onesti con se stessi. Beh di questi signori nessuno trovò mai un ragazzo rapito da un'aquila o una sorgente d'acqua dolce al centro di una palude salmastra stando seduto alla propria scrivania nella sagrestia della sua parrocchia. Ho avuto la fortuna tempo fa di acquistare l'ultima copia del suo libro (pubblicato dalla casa editrice astrolabio nel 1977) al momento presente sul mercato italiano, era ed è ancora l'eroe nazionale della Francia, sempre in prima pagina sui giornali sempre con una nuova impresa riuscita. Mentre lo leggo e rileggo e osservo il mio pendolo girare e oscillare su argento, rame, oro, fotografie di persone e animali mi domando: - Sarà mai possibile per la radioestesia affermarsi ai giorni nostri come si era affermata con l'abate Mermet?
Dimenticavo, le girazioni dell'uomo sono 19 sia esso vivo che morto o addirittura fossile. Oltre questo numero di girazioni uguale per tutti, ogni persona ne ha uno personale che varia leggermente con l'età. Il numero di girazioni del cavallo sono 18. Ne consegue che senza un'adeguata preparazione si rischia di confondere queste informazioni e su una mappa invece di inseguire un disperso ci si può trovare a inseguire un cavallo...almeno in alcune parti del globo...Ne consegue che non è affatto difficile far muovere un pendolo, ma il complicato è capire perchè si muove...a questo si riferiva Galileo quando affermò l'infelice frase: Eppur si muove! Pensava appunto al pendolo che aveva usato per determinare il movimento della terra. Ma questa convenendo col menestrello è un'altra storia!!

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